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porta del salento ostuni

La città Bianca attira numerosi turisti da tutto il mondo, con il suo affascinante centro storico. Oggi parliamo di 5 curiosità su Ostuni, che non tutti conosceranno. Sorge su alti colli che offrono al paese un panorama meraviglioso che si apre fino al mare. Vi abbiamo già parlato delle meraviglie da ammirare in questo splendido borgo a metà tra la Valle dei trulli e la Murgia, qui vogliamo raccontarvi le curiosità celate dietro una delle città pugliese più belle di tutta la regione.

Perché si chiama “Città Bianca”?

Tutti conoscono Ostuni come la Città Bianca della Puglia, ma pochi conoscono il reale motivo dietro questo nome. Una volti giunti in prossimità del borgo, il perché di questo nome risulta ben chiaro. La città infatti, si staglia con le sue abitazioni bianche e candide dai colli sui quali sorge. Ma perché le abitazioni e i muri del bellissimo centro storico era dipinte di calce bianca? È un tradizione che deriva dal medioevo ma che si è rafforzata nei tempi in cui la peste mieteva tantissime vittime. Si era infatti scoperto che la calce fosse un ottimo antisettico dunque, se inizialmente si usava la alce bianca perché economica e per assicurare maggiore luminosità alle piccole viuzze, intorno al ‘600 si ricopriva tutto il centro del paese con la calce bianca, per scongiurare una terribile ondata di peste.

Conosci la famosa “donna di Ostuni”?

Questa è una delle curiosità su Ostuni da sapere assolutamente! La “donna di Ostuni” uno scheletro ritrovato nel  1991 in una grotta, a pochi chilometri da Ostuni, presso il Parco archeologico e naturalistico di Santa Maria D’Agnano, identificato con il codice Ostuni 1. Si tratta di una donna ventenne che avrebbe vissuto circa 28.000 anni fa. Ciò che l’ha resa famosa è il fatto che fosse gravida. Lo scheletro, infatti, è stato ritrovato con la mano destra appoggiata sul ventre, come se volesse proteggere il feto.

Si trattava di una donna alta circa 170 centimetri e di corporatura muscolosa, non si hanno certezze sulle cause della morte, ma si ipotizza si trattasse di gestosi. La giovane donna è stata ritrovata con diversi gioielli, tra cui braccialetti di conchiglie e denti di cervo. Anche il feto costituisce un’importante scoperta, si tratta infatti di una testimonianza molto rara ma che ha aiutato gli studi sulla gestazione nel paleolitico.

donna di ostuni
La donna di Ostuni

L’antica cinta muraria di Ostuni

Nella parte bassa del borgo troviamo la cinta muraria di Ostuni, ed è possibile notare ancora le uniche due porte di accesso alla città rimaste integre. Ma in realtà nella città si sono susseguite ben tre cinte murarie. La prima risale al medioevo, quando la città era abitata dai Messapi, la seconda venne costruita dall’imperatore Basilio il Macedone nel XI secolo, poi rinforzata da Federico II. Mentre la terza e ultima è la meglio conservata e la più maestosa, e si estende da Porta Nova a Palazzo Scalona.

Largo Trinchera, la piazza del potere ecclesiastico

Un’altra curiosità su Ostuni è che Largo Trinchera era considerato la piazza del potere ecclesiastico. Parliamo della piazza dove si affaccia la maestosa cattedrale di Ostuni ma è anche la piazza dove veniva gestito il potere della Curia Vescovile. Sì, perché su ognuno dei quattro lati, troviamo una struttura ecclesiastica: sulla destra della cattedrale troviamo il Palazzo Vescovile, che si collega al Palazzo del Seminario, sulla sinistra, attraverso l’arco Scoppa. L’arco in origine era in legno, è stato poi modificato e reso più stabile. Un’iscrizione latina riporta infatti “Pons erat e ligno construixt marmore scoppa muniat ut timidis per loca tuta viam cesi rector fecit a.d. 1750” ovvero “In origine era un ponte in legno; il vescovo Scoppa lo costruì in muratura affinché, a beneficio di quanti temevano di utilizzarlo, il transito fosse meno pericoloso attraverso un percorso sicuro. Nell’anno del Signore 1750 il canonico Cesi pose questa iscrizione”.

Largo Trinchera ostuni
Largo Trinchera a Ostuni

Lo stemma di Ostuni

«D’azzurro a tre monticelli d’oro sostenenti tre torri dello stesso colore, finestrate di nero, la media più alta, circondato da due rami di quercia e d’alloro annodati da un nastro dai colori nazionali, sormontato dalla corona turrita»

Un’ultima curiosità su Ostuni riguarda il suo stemma. All’interno dello stemma della città di Ostuni sono rappresentati tre torri che indicano i tre colli su cui è nata sia la città più antica sia la città risalente al Seicento e Settecento. Infatti una delle ipotesi dell’etimologia del termine deriverebbe da “astu neon” ovvero città nuova. In cima troviamo una corona Ostuni sia perché era un regio demanio sia perché era considerata la regina degli ulivi. Lo scudo è circondato da un ramo di ulivo sulla sinistra e un ramo di quercia sulla destra, rami che indiano gli alberi più diffusi sul territorio ostunese, la Valle d’Itria da un lato, la Selva dall’altro.

stemma ostuni
Stemma città di Ostuni
Foto Carla Fiume

Classe 1993, mi piace scrivere, viaggiare, lanciarmi in nuove avventure e scoprire nuovi luoghi. Mi emoziono facilmente davanti ai tramonti e ai gattini.

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