Acquaviva delle fonti una cittadina nell’entroterra di Bari a poca distanza sia dalla costa adriatica che da quella ionica, cosa c’è da vedere? Il nome deriva dalla falda acquifera presente nel sottosuolo del paese. Le origini di Acquaviva sono da far risalire nel IV-V secolo nei pressi della Collina di Salentino. Scavi recenti hanno portato in luce la presenza di scheletri umani, fatto che sta a significare che le zone erano abitate abitualmente. Fu poi distrutta dai barbari nel medioevo, poi fu dominio normanno, svevo e angioino e infine sotto ai Borboni.
Il centro storico
Il centro storico di Acquaviva delle Fonti è interessante perché conserva numerosi edifici religiosi rilevanti. Un esempio è la Cattedrale di Sant’Eustachio, patrono della città, che è una delle quattro basiliche palatine presenti in Puglia. Inoltre si tratta di una delle pochissime testimonianze di architettura rinascimentale della regione. Un’altra chiesa degna di nota è la Chiesa di San Benedetto, in stile barocco ha la particolarità di avere una facciata per metà in pietra e per l’altra in tufo. Un’altra costruzione interessante è la Torre dell’Orologio la cui costruzione primitiva risale al 500 e ciò è confermato anche dallo stemma visibile tutt’oggi sulla campane più grande.

Palazzo De Mari-Alberotanza
Nel XII secolo ovvero sotto il dominio dei Normanni Acquaviva aveva un castello che attualmente è inglobato nel Palazzo de Mari dove c’è la sede del municipio. In stile barocco e oggigiorno è possibile notare la planimetria a quadrilatero con torri angolari, sulla facciata troviamo una triplice balconata e un portone d’ingresso molto elegante. All’interno del palazzo troviamo 100 ambienti ma la parte più interessante è data dalla mostra archeologica permanente che raccoglie circa 100 reperti risalenti al periodo tra il VI e il III secolo a.C..
Cosa vedere nei dintorni di Acquaviva delle Fonti
Tra le cose da vedere ad Acquaviva delle Fonti i dintorni nascondo bellissime soprese. Infatti a pochissimi chilometri dalla città c’è l’oasi WWF Gioacchino Carone, si tratta di un’area boschiva di circa 2,5 ettari ricca di avifauna, e dove vive anche il falco grillaio. Un altro luogo da segnalarvi nei dintorni di Acquaviva è il Bosco Mesola un luogo perfetto per escursioni nella natura si estende per 3000 ettari. Qui si possono effettuare tantissimi sport tra cui: mountain bike, percorsi sospesi sugli alberi e a piedi nudi, escursioni a cavallo, nordic walking e trekking.

Eventi ad Acquaviva delle Fonti
Sono tantissimi gli eventi da non perdersi in questo borgo, soprattutto quelli a sfondo culinario. Ci sono tante sagre in cui potrete assaggiare i prodotti tipici della tradizione, come la Sagra del Calzone e la Sagra della Cipolla Rossa. La Festa del Vino Primitivo e del Cece Nero si tiene alla fine di novembre e vede le strade del centro storico riempirsi di stand enogastronomici. La festa religiosa più sentita è la festa di Sant’Eustachio, patrono di Acquaviva, che si festeggia il 20 maggio.
Tradizione culinaria
Due sono i presidi slow food legati alla tradizione culinaria acquavivese: la cipolla di Acquaviva e il cece nero della murgia carsica. La cipolla rossa di Acquaviva è ben conosciuta, dunque non vi resta che assaggiarla. In particolare potrete assaggiarle nel calzone di cipolle una focaccia con cipolle e ricotta, piatto tipico del paese. Questa cipolla ha un colore violaceo molto vivido ma che pian piano verso l’interno diventa bianco, ha un sapore dolce. Un altro prodotto tipico di Acquaviva è il Vino Primitivo infatti c’è la più grande popolazione di alberelli da Primitivo Gioia del Colle di tutta l’area della Doc.

Come arrivare ad Acquaviva delle Fonti
- Auto: Acquaviva dista 3 km dal casello dell’A14 Bologna-Bari, poi percorrendo la SS 271 di Cassano;
- Treno: Acquaviva possiede una stazione ben collegata;
- Aereo: l’aeroporto più vicino è quello di Bari che dista 35 km.

Classe 1993, mi piace scrivere, viaggiare, lanciarmi in nuove avventure e scoprire nuovi luoghi. Mi emoziono facilmente davanti ai tramonti e ai gattini.
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