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Chiamato anche Castel Sant’Angelo, il Castello Aragonese di Taranto è una struttura maestosa e tra le più rappresentative della città. È posto all’angolo estremo dell’isola tarantina, sulla quale troviamo il borgo antico, rappresentando quindi il confine tra città nuova e vecchia.
Storia
La sua posizione è particolarmente strategica. In quella posizione poteva difendere e proteggere la città da ipotetici attacchi dal mare. Un primo nucleo del castello,voluto dai Bizantini, risale al 780. Attraverso questa “rocca” puntavano a difendersi da attacchi dei Saraceni e della Repubblica di Venezia. In questa prima versione furono costruite delle torri alte e strette.
Dobbiamo aspettare il 1486 per vedere una nuova ristrutturazione del Castello. Infatti, Federico I di Napoli incaricò l’architetto Francesco di Giorgio Martini per ampliare il castello. Un’importante modifica riguardò le torri, per poter utilizzare i cannoni era indispensabile trasformarle. Le vecchie torri diventarono basse, larghe e circolari per attutire l’urto delle palle dei cannoni. Nel settecento, con l’arrivo degli Asburgo, il castello, divenne una prigione e caserma. Solo con l’arrivo di Napoleone torno allo splendore e alla funzione primaria.
Architettura
All’interno del castello c’è un immenso cortile, la struttura è quadrangolare, circondata da torri circolari. Un tempo l’ingresso ero composto da due ponti levatoi, perché l’intero castello era attorniato da un grande fossato.
Curiosità sul Castello Aragonese
All’interno potrete visitare la Cappella San Leonardo riconsacrata nello scorso secolo. Ma, in realtà è la sala delle torture ad attirare l’attenzione dei visitatori. Infatti, nella volta della camera c’è un foro centrale che aveva lo scopo di ampliare le urla di dolore dei torturati. Questo serviva a terrorizzare psicologicamente gli altri prigionieri.
Un’altra curiosità è che il castello Aragonese di Taranto appare anche in un libro. The Black Count racconta la prigionia del generale Dumas nel castello. Questo libro ha poi ispirato Alexander Dumas nella stesura del suo celebre romanzo Il Conte di Montecristo. Attualmente la Marina Militare si occupa di questo scenografico Castello, organizzando le visite in gruppi e totalmente gratuite.
Classe 1993, mi piace scrivere, viaggiare, lanciarmi in nuove avventure e scoprire nuovi luoghi. Mi emoziono facilmente davanti ai tramonti e ai gattini.